Intestazione e Note

Scuola Aperta, Città che Educa

fase 3 di 4: Co-Design

Intestazione e Note

1. Presentazione e Avvio

Composizione di una Cabina di Regia e presentazione del progetto ai rappresentanti dei genitori e al corpo docente.

2. Ascolto

Questa fase è finalizzata a far emergere i diversi punti di vista sull’esperienza DAD, promuovendo una logica di complementarietà e compenetrazione di prospettive e sui bisogni formativi cui la comunità educante allargata potrebbe rispondere. In particolare, in questa fase vengono ascoltati studenti, docenti, genitori e personale ATA dei plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo. Le diverse componenti della scuola saranno chiamate a riflettere e a confrontarsi sui bisogni ma anche sulle criticità e sulle opportunità del progetto, secondo un approccio che valorizzi un processo di capacity building sui metodi e gli strumenti sperimentati. In questa fase saranno adottate metodologie e strumenti diversi, selezionati in base al target. Nel kit degli strumenti impiegati rientrano: focus group, brainstorming, interviste in profondità, open space technology, insieme ad altre metodologie sviluppate appositamente per permettere agli studenti di rielaborare l’esperienza traumatica della DAD in modo leggero e giocoso.

3. Co-Design

La coprogettazione vedrà il lavoro congiunto di gruppi eterogenei nella realizzazione di un piano di emergenza educante e di un patto collaborativo di comunità con relativo profilo educativo personalizzato (di cui verranno dettagliati contenuti, strumenti, attività di monitoraggio e valutazione dei partecipanti). La coprogettazione sarà realizzata attraverso laboratori ispirati all’approccio del co-design, in continuità con i bisogni e i punti di vista emersi nella fase di ascolto. Questa fase si ispirerà all’approccio metodologico del Living lab, un modello per la progettazione e lo sviluppo di prodotti/servizi innovativi adottato dall’Unione Europea e inserito nella strategia “Europa 2020” come strumento per coniugare ricerca, sviluppo e mercato sin dalle prime fasi del processo. Mutuando il modello dal mondo della ricerca e sviluppo di prodotti a quello della governance collaborativa, è possibile infatti creare occasioni in cui il coinvolgimento attivo e congiunto di diversi portatori di interesse permetta di condividere soluzioni operative tramite strumenti e tecniche diversi (visioning, stakeholder engagement, roleplay e live prototyping). In questo quadro, verranno organizzati workshop tematici eterogenei tra le diverse componenti coinvolte, prestando particolare attenzione anche al coinvolgimento dei giovani studenti

4. Coordinamento e Monitoraggio