Istituto Istruzione Superiore “Valdichiana” Chiusi
Progetto “Laboratorio Ambiente” (LabAm) - Scienza di cittadinanza per l'ambiente -
Obiettivi
Negli ultimi anni sono stati sviluppati strumenti di analisi ambientale un tempo accessibili esclusivamente ai centri di ricerca e agenzie, ma oggi disponibili low cost: microprocessore Arduino, microcomputer Raspberry Pi, spettrofotometro, balloon mapping, etc.
Un uso diffuso e coordinato – anche tramite web – di questi strumenti può consentire un controllo puntuale ed efficiente della qualità ambientale. L'intento di questo innovativo esperimento di “Scienza di Cittadinanza” è di formare un gruppo di studenti e di cittadini in grado di usare e diffondere questi strumenti, e – più in generale – incentivare l'interesse per le tematiche ambientali (e le relative strumentazioni di analisi) per fornire alla società civile un ampio spettro di conoscenze per valutare nel miglior modo possibile le decisioni che riguardano e interessano tutti nei territori dove viviamo.
Laboratori
L'innovazione affiancata da strumentazione efficace, versatile e a basso costo stimola la creatività. I partecipanti, pertanto, avranno la possibilità di apprendere l'uso e le potenzialità di apparecchiature che permettono una vasta gamma di applicazioni pratiche in molteplici contesti.
Arduino: sensori analisi qualità dell'aria, inquinamento acustico Raspberry Pi: sensore controllo consumo energetico Spettrofotometro: analisi/comparazione acqua e altre sostanze Balloon mapping: analisi criticità del territorio
Metodologia
Il progetto “Laboratorio Ambiente” si inquadra nell'ambito delle metodologie conosciute come "scienza di cittadinanza". Il riferimento più diretto è il "science shop", come strumento di coinvolgimento delle istituzioni della ricerca con i movimenti sociali. Dagli inizi degli anni '70, a partire dall'Europa, alcune università hanno messo a disposizione competenze e attrezzature per gruppi e movimenti attivi soprattutto su problemi ambientali. Inoltre, negli ultimi anni, la disponibilità di strumentazione a basso costo prefigura l'estensione degli "science shop" anche alle scuole superiori, specialmente a quelle tecniche e professionali. Questa nuova dimensione determina, pertanto, coinvolgimento sempre maggiore della cittadinanza. Infine, la possibilità di creare luoghi di collaborazione e confronto tramite il web aumenta le possibilità di diffusione dei risultati, garantendo la massima trasparenza.
Fasi
Fase di mobilitazione - partecipazione
1. Acquisizione dei materiali e delle strumentazioni.
2. Creazione di un “team di esperti”.
3. Diffusione degli aspetti principali inerenti l'iniziativa sui canali di maggior presa: mailing list, comunicati stampa, blog, social network etc.
4. Organizzazione di una “sede” di riferimento e laboratorio di sviluppo/sperimentazione.
5. Creazione e implementazione del network web.
6. Inizio processo di iscrizione e selezione.
Fase di formazione e addestramento
1. Primi laboratori di base e l'inizio del percorso di formazione alla metodologia.
2. Esercitazioni pratiche per acquisire le competenze necessarie per ottenere risultati scientifici dall'utilizzo delle strumentazioni.
3. Incontri per confrontare i primi risultati e le eventuali criticità.
4. Diffusione dei risultati preliminari: via web tramite il network e mediante iniziative pubbliche.
Fase di diffusione dei risultati
1. Diffusione dei risultati in rete e in un formato a stampa di agevole consultazione.
2. I comitati “cittadini” e “tecnico” confrontano i risultati di quanto emerso nell'esercizio di partecipazione e i contenuti emersi durante messa a punto del progetto.
3. Assemblea popolare di confronto finale.
4. Organizzazione di eventi a tema sul territorio.
Strumenti
a. Il network “Laboratorio Ambiente”:
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