AulaPulita - Laboratorio ambiente
Progetto AulaPulita
Progressi progetto “aulapulita” di Marco Lombardi
Dopo molto silenzio (causa esami e lavoro) non ci siamo più sentiti. Rifaccio dunque un po’ di storia. Il progetto “aulapulita” prosegue e come noto nasce durante il primo corso Arduino nel 2015 durante la spiegazione dei sensori. Viene riportata l’informazione sulla diminuzione della concentrazione e produttività oltre una certa soglia di CO2. Si pensa così di utilizzare il sensore MQ135, a bassissimo costo, che potrebbe fornire i dati necessari e “avvertire” quando la soglia di CO2 viene superata. Purtroppo quell’ipotesi si rivela impraticabile perché il sensore MQ135 richiede tempi di riscaldamento di circa 24 ore e ha limiti di misurazione troppo bassi per un applicazione del genere. Va inoltre settato e verificata la bontà della calibrazione con uno strumento professionale (non disponibile). Sarebbe bastato un’interruzione di corrente a bloccare le rilevazioni per diverse ore.
Si è così passati alla sperimentazione di un sensore K30 della Senseair, che risolve l’inconveniente essendo già calibrato in fase di produzione e avendo un tempo di riscaldamento di pochi secondi.
La finalità del progetto rimane la stessa: la spiegazione di un kit poco costoso (anche se in crescita rispetto all’ipotesi di utilizzo dell’MQ135) che sia semplice da spiegare e da montare. Rimane un progetto modulare con valore soprattutto educativo, ma anche operativo. I moduli sono essenzialmente due: la creazione di un punto di rilevazione che possa funzionare da solo con raccolta dati su memoria esterna, ma con la possibilità di essere messo in rete (secondo modulo) perché in caso di più punti di rilevazione questi possano essere comunicati e quindi elaborati in un computer della scuola finalizzato allo scopo.
QUESTA LA SITUAZIONE: La sperimentazione del primo modulo è quasi al termine. Il K30 funziona bene e sono state scritte alcune routine per il controllo e la segnalazione degli errori tramite led e per l’avviso di superamento soglia attraverso segnale acustico e led. Con l’utilizzo di un dip-switch a 2 canali montato sulla scheda è possibile settare la soglia limite di allarme per un range compreso tra 1000ppm e 1500ppm con step di incremento di 500ppm così da non mettere mano allo sketch. Il secondo modulo prevede l’utilizzo di un Arduino MEGA e una shield Ethernet al posto di un Arduino UNO perchè quest’ultimo non ha abbastanza memoria per gestire anche la routine per la gestione della rete.
Per questo primo modulo, funzionante in modo “stand alone”, la lista della spesa è molto contenuta e vede l’acquisto dei seguenti componenti
Arduino UNO o compatibile;
RTC shield, per avere un riferimento temporale sui dati acquisiti;
microSD shield, per salvare i dati acquisiti su file in formato CSV;
modulo LCD 16×2 I2C, per visualizzare in tempo reale i dati acquisiti e gli eventuali guasti ai sensori;
sensore CO2 K30 Senseair;
sensore DHT22, per il monitoraggio di temperatura e umidità relativa;
buzzer o cicalino, per l’allarme acustico di superamento soglia;
2x led, per segnalare eventuali guasti ai sensori;
1x dip switch 2 canali, per impostare la soglia di allarme CO2;
alimentatore 12v;
cavetti e breadbord per i collegamenti.
Ad inizio articolo lo schema disegnato con Fritzing. A breve, disponibile il codice liberamente scaricabile.
Sono giunto alla definizione del primo prototipo di centralina AULAPULITA “standalone” funzionante, ho abbandonato definitivamente la breadbord per passare ad una shield per prototipi e adesso tutti i collegamenti avvengono tramite cavetti con connettori Dupont femmina-femmina. In questo modo il prototipo può essere messo in scatola e quindi può agevolmente essere posizionato nell’ambiente da monitorare senza paura che qualcuno possa danneggiare la centralina.
Per questo primo prototipo ho acquistato su eBay un contenitore in perspex da assemblare che però si è rilevato troppo piccolo per ospitare tutti i sensori ma può essere facilmente replicato con l’ausilio di una fresa cnc, in puro stile maker
L’idea è quella di ridisegnare il modello del contenitore in CAD, questo potrà poi essere adattato anche al più ingrombrante prototipo di centralina AULAPULITA “connected” che vede la presenza di un Arduino MEGA in coppia con una shield ethernet Wiznet W5100 oltre alla sopra citata shield per prototipi che raccoglie tutti i connettori per le periferiche.
Prossimamente un articolo sul prototipo di centralina AULAPULITA “connected” illustrerà in modo sintetico il suo funzionamento e le possibili implementazione con un sistema di raccolta dati centralizzato su Raspberry PI o PC di recupero.