DESCRIZIONE 

Un Monte[d'e]spertoli x Co-abitare è il percorso di partecipazione col quale il Comune di Montespertoli si rivolge ai cittadini per aprire una riflessione su nuove forme di abitare il territorio aperto.

Gli edifici potenzialmente deruralizzabili nel territorio comunale sono circa duemila. Per determinare scenari di salvaguardia e individuare soluzioni coerenti con l’aspirazione agricola del territorio, il Piano Strutturale e successivamente il Regolamento Urbanistico Comunale, individua e promuove stili di vita rispettosi dell’ambiente e socialmente virtuosi come il Cohousing.

Attraverso il processo partecipativo saranno analizzati alcuni aspetti del modello abitativo individuato dal Piano Strutturale; in particolare la comunità sarà chiamata ad esprimere la propria opinione sul Progetto Sociale di pubblica utilità che gli abitanti dei futuri Cohousing potrebbero realizzare a beneficio del territorio.

E’ infatti obiettivo di ogni nucleo di coabitazione integrarsi nell’area prescelta, promuovendo forme di cittadinanza attiva, nell’ottica di rivisitare l’antico concetto di “podere” che caratterizzò le nostre aree agrarie.

La collettività sarà quindi chiamata a conoscere “cos’è un cohousing", a individuare i bisogni sociali delle zone extraurbane, a prendere parte al confronto sui servizi utili da attivare attraverso laboratori di partecipazione ed esperienze di Teatro Forum e infine a condizionare le decisioni future di Cohouser e Pubblica Amministrazione.

 

Il percorso si apre a maggio 2015 e si articola attraverso 4 FASI nei sei mesi successivi.

 

Il Processo Partecipativo è condotto con il supporto metodologico di Francesca Casini - PIN, Polo Universitario Città di Prato



FASI DEL PROCESSO

 

FASE 1  - Preparazione

Predisposizione di: depliant informativo di presentazione del processo partecipativo e del cohousing, questionario ed intervista semi-strutturata.

Somministrazione del questionario e dell’intervista a cittadini appartenenti a realtà attive sul territorio con l’ obiettivo di ampliare la dimensione partecipativa.

Strutturazione della sessione dedicata sul portale web “Open Toscana”. In tale sede saranno fornite informazioni sul percorso ed aggiornamenti “in istantanea” sulle singole fasi. Sarà inoltre offerta, ai cittadini, la possibilità di partecipare on-line.

FASE 2 - Presentazione

Giornata di presentazione del processo  ai cittadini ed alle amministrazioni dei Comuni limitrofi con la partecipazione della Regione Toscana e di Cohouser portatori della propria esperienza.

Presentazione del percorso in una scuola media superiore di secondo grado, del territorio, finalizzata al coinvolgimento di studenti dell’ultimo biennio.

FASE 3 - Ascolto ed emersione di proposte

Laboratorio di idee - 4 gruppi di lavoro omogenei: giovani (17-20 anni); single e famiglie; anziani e popolazione straniera residente. Ciascun gruppo, attraverso un percorso di emersione creativa, strutturato in più fasi, elaborerà un progetto sociale  concreto, condiviso, di cohousing. 

Teatro Forum - Giornata di laboratorio teatrale aperto a tutti. Attraverso la messa in scena, i partecipanti, saranno stimolati a riflettere  in modo “diverso” sui temi dibattuti nelle giornate precedenti.

Open Space Technology (OST) - Un confronto aperto tra i cittadini ed i partecipanti ai 4 gruppi, orientato all’emersione di ulteriori proposte sotto la guida di facilitatori esperti.

“World caffè” -  Confronto su nuove modalità di utilizzo di edifici rurali dismessi, a cui parteciperanno i proprietari degli edifici non utilizzati, l’Amministrazione Comunale, l’Associazione Cohousing in Toscana. Lo strumento attiverà un contatto iniziale tra le realtà coinvolte e costituirà l’avvio di un dialogo da sviluppare nei mesi successivi alla conclusione del progetto partecipativo.

Tavolo di negoziazione progettuale - Il Tavolo sarà composto dai rappresentanti delle diverse categorie di soggetti coinvolti, portatori di punti di vista e interessi diversi. L'incontro avrà come obiettivo la negoziazione di una visione comune per quanto concerne i bisogni del territorio e l’individuazione di possibili azioni condivise.

FASE 4 - Restituzione

Assemblea pubblica, aperta a tutta la cittadinanza e ai rappresentanti dei comuni limitrofi, in cui saranno presentate le proposte emerse dal processo partecipativo, e avanzare possibili integrazioni alla normativa comunale esistente.

 

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A proposito di cohousing

La sostenibilità a tutto tondo del cohousing.

Quello del cohousing, per molti versi, non è un concetto nuovo.

Non molti anni fa la maggior parte delle persone che abitavano in campagne e borghi, stabilivano forti legami tali da creare senso di appartenenza e sicurezza. Il cohousing propone un modello valido per i nostri tempi in grado di ricreare questo senso di appartenenza a una comunità; l’idea è quella di condividere in modo intelligente e creativo spazi comuni ripescando il buono delle comunità rurali basate su un tipo di convivenza attiva, sull’aiuto reciproco e sulla volontà di mettere in compartecipazione conoscenze e capacità, nel rispetto dell’ambiente.

E’ questo un modello di coabitazione intenzionale, vi partecipa solo chi condivide i principi che i cohouser autodeterminano; le abitazioni sono individuali ma gli spazi comuni rappresentano la vita di relazione del gruppo; i cohouser stabiliscono fra loro un patto di fiducia e di auto-aiuto che realizza una forma di welfare all'interno del gruppo estendibile alla comunità circostante .

Si immagina un insediamento che sia in armonia con l’ambiente, si tengono presenti gli aspetti legati all’orografia, alle caratteristiche climatiche, al rapporto con il tessuto urbanizzato, si prediligono le risorse disponibili in loco e il risparmio energetico.

Uno dei punti di forza del cohousing è la partecipazione attiva dei residenti alla progettazione della propria abitazione e, in seguito, alla gestione degli spazi comuni e delle attività che vi si svolgono.

Poiché non è semplice vivere e prendere le decisioni in gruppi più o meno numerosi, è necessario dotarsi di strumenti che favoriscono la comunicazione, come il metodo del consenso, la facilitazione delle riunioni e la comunicazione empatica che consentono di giungere a decisioni in cui tutti si riconoscono. Queste buone pratiche di lavoro in gruppo sono un plus valore capace di ricadere sul territorio.

E’ obiettivo di ogni nucleo di coabitazione integrarsi nell’area individuata costituendo un collettore di attività anche aperte all’esterno, sostenendo iniziative che promuovono la cittadinanza attiva e che valorizzino il territorio.

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