Scopri di più - Scuola aperta, città che educa
Intestazione e Note
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PERCHÉ QUESTO PROGETTO?
L'emergenza COVID-19 è stata fonte di forte stress non solo per il sistema sanitario ed economico-produttivo, ma anche per molte altre istituzioni complesse, tra cui il sistema scolastico. In particolare, in numerosi istituti lo svolgimento delle attività scolastiche in modalità a distanza ha fatto emergere criticità su due fronti principali: la qualità della comunicazione, della relazione e dello scambio tra le diverse componenti della comunità educante e l'insorgere di gap formativi ed educativi che spesso hanno aggravato situazioni di fragilità preesistenti.
Il percorso partecipativo “Scuola Aperta Città Che Educa”, realizzato dall’Istituto Comprensivo Rossella Casini con il supporto metodologico di Sociolab Ricerca Sociale, mira a rispondere a queste criticità in modo partecipato, e si propone come esperienza pilota per la costruzione di strumenti operativi e forme di collaborazione a rafforzamento dei modelli di governance dei sistemi territoriali per l’apprendimento.
In particolare, il percorso ha due obiettivi prioritari di intervento:
- Costruire un “piano di emergenza educante”, e cioè un modello di risposta partecipato e collaborativo ad emergenze che possano determinare la chiusura temporanea degli istituti scolastici, interrompendo non solo le attività didattiche ma anche le normali modalità di relazione della scuola. Questo obiettivo viene perseguito attraverso il rafforzamento delle competenze collaborative della diverse componenti della scuola, con un percorso di empowerment e di coinvolgimento attivo nella progettazione di soluzioni condivise: strumenti e modalità operative di lavoro e relazione che resteranno patrimonio della scuola.
- Consolidare e sostenere la creazione di reti educative territoriali orizzontali di una comunità educante diffusa: una sorta di “scuola allargata”. La rete prevederà la collaborazione tra scuola e soggetti dell’educazione complementare e della cultura, grazie alla condivisione di un “patto educativo di comunità” che stabilisca modalità di lavoro collaborative e strumenti dialoganti.
IL PERCORSO NEL DETTAGLIO: ASCOLTO ATTIVO E CO-PROGETTAZIONE
Il percorso partecipativo si sviluppa in 2 fasi principali, entrambe caratterizzate dall’adozione di specifici strumenti e metodi partecipativi.
- ASCOLTO ATTIVO. La fase di ascolto è finalizzata a far emergere i diversi punti di vistasull’esperienza del lockdown e sulla riapertura in fase di gestione COVID-19 da parte delle diverse componenti della comunità scolastica, con particolare attenzione al tema della DAD. Con apposite attività, costruite e facilitate in modo dedicato per ciascuna delle diverse componenti della comunità scolastica, saranno ascoltati studenti, docenti, genitori e personale delle scuole primarie e secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo Rossella Casini: XXV Aprile, D. Gabrielli, E. Tot e Gianni Rodari.
In momenti facilitati di discussione verranno sviluppati la riflessione e il confronto sulle valutazioni dell’esperienza, su esigenze, proposte che saranno poi la la base conoscitiva e di contenuti per avviare la successiva fase di co-progettazione.
- CO-PROGETTAZIONE. In questa fase studenti, insegnanti, genitori e personale scolastico lavoreranno insieme alla realizzazione di un piano di emergenza educante e, a seguito del coinvolgimento di realtà istituzioni, realtà associative e culturali territoriali, di un patto collaborativo di comunità. La coprogettazione sarà realizzata attraverso laboratori ispirati alla metodologia del design thinking, in continuità con i bisogni e i punti di vista emersi nella fase di ascolto attivo. Il design thinking è un approccio che tenta di coinvolgere in maniera attiva nella progettazione dei servizi tutti i soggetti chiave che ne fanno parte, inclusi i professionisti che offrono il servizio stesso (docenti, personale scolastico) e gli utenti finali (studenti, famiglie).
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