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SostenibilMente locale - Le Soste della Sostenibilità
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Trattamento dati
Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile
L'8 aprile 2019 prende avvio il percorso di partecipazione legato alla costruzione della Strategia Regionale per la Sostenibilità. Questo tavolo è un primo momento di ascolto in cui sarà possibile, per ognuno, segnalare i temi, facendo riferimento ai 17 goals di Agenda 2030, sui quali si ritiene che la Regione debba impegnarsi maggiormente per vincere le principali sfide per il futuro al 2030.
Parliamo di 17 goal o di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile o di SDGs, ma sono tutti nomi diversi per lo stesso concetto.
L’Agenda 2030 con i 17 SDGs, esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. In questo modo viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Gli obiettivi concorrono quindi nel loro insieme alla vittoria su tre grandi sfide: porre fine alla povertà, proteggere il pianeta ed assicurare prosperità a tutti.
Pur presentandosi come obiettivi interconnessi e fondamentalmente indivisibili, è ovvio che su alcuni di essi il nostro territorio possa collocarsi ad uno stato di maggiore o minore sviluppo. Nel perseguire il raggiungimento delle finalità dichiarate, sarà pertanto necessario porre maggiore attenzione, azioni e investimenti su taluni goal rispetto ad altri.
Ed ecco quindi che chiediamo il vostro contributo. Tra i 17 goal dell’Agenda 2030, quale ritieni prioritario per il tuo territorio e perché?
Se vuoi approfondire i singoli obiettivi e dare la tua opinione sull'argomento, clicca sull'icona dell'obiettivo che ti interessa per raggiungere l'area di discussione dedicata.
Approfondimenti
Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile
L'8 aprile 2019 prende avvio il percorso di partecipazione legato alla costruzione della Strategia Regionale per la Sostenibilità. Questo tavolo è un primo momento di ascolto in cui sarà possibile, per ognuno, segnalare i temi, facendo riferimento ai 17 goals di Agenda 2030, sui quali si ritiene che la Regione debba impegnarsi maggiormente per vincere le principali sfide per il futuro al 2030.
Parliamo di 17 goal o di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile o di SDGs, ma sono tutti nomi diversi per lo stesso concetto.
L’Agenda 2030 con i 17 SDGs, esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. In questo modo viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Gli obiettivi concorrono quindi nel loro insieme alla vittoria su tre grandi sfide: porre fine alla povertà, proteggere il pianeta ed assicurare prosperità a tutti.
Pur presentandosi come obiettivi interconnessi e fondamentalmente indivisibili, è ovvio che su alcuni di essi il nostro territorio possa collocarsi ad uno stato di maggiore o minore sviluppo. Nel perseguire il raggiungimento delle finalità dichiarate, sarà pertanto necessario porre maggiore attenzione, azioni e investimenti su taluni goal rispetto ad altri.
Ed ecco quindi che chiediamo il vostro contributo. Tra i 17 goal dell’Agenda 2030, quale ritieni prioritario per il tuo territorio e perché?
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Approfondimenti
Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile
L'8 aprile 2019 prende avvio il percorso di partecipazione legato alla costruzione della Strategia Regionale per la Sostenibilità. Questo tavolo è un primo momento di ascolto in cui sarà possibile, per ognuno, segnalare i temi, facendo riferimento ai 17 goals di Agenda 2030, sui quali si ritiene che la Regione debba impegnarsi maggiormente per vincere le principali sfide per il futuro al 2030.
Parliamo di 17 goal o di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile o di SDGs, ma sono tutti nomi diversi per lo stesso concetto.
L’Agenda 2030 con i 17 SDGs, esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. In questo modo viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Gli obiettivi concorrono quindi nel loro insieme alla vittoria su tre grandi sfide: porre fine alla povertà, proteggere il pianeta ed assicurare prosperità a tutti.
Pur presentandosi come obiettivi interconnessi e fondamentalmente indivisibili, è ovvio che su alcuni di essi il nostro territorio possa collocarsi ad uno stato di maggiore o minore sviluppo. Nel perseguire il raggiungimento delle finalità dichiarate, sarà pertanto necessario porre maggiore attenzione, azioni e investimenti su taluni goal rispetto ad altri.
Ed ecco quindi che chiediamo il vostro contributo. Tra i 17 goal dell’Agenda 2030, quale ritieni prioritario per il tuo territorio e perché?
Se vuoi approfondire i singoli obiettivi e dare la tua opinione sull'argomento, clicca sull'icona dell'obiettivo che ti interessa per raggiungere l'area di discussione dedicata.
Approfondimenti
Costruiamo insieme una Toscana Sostenibile
Il percorso partecipativo Forum della Sostenibilità intende approfondire 5 particolari temi per la costruzione di una Toscana Sostenibile: cambiamenti climatici ed energia, smart city, mobilità, verde ed economia circolare. La discussione in ciascun tavolo è orientata a raccogliere proposte concrete da parte dei cittadini secondo due grandi domande: cosa potrebbe fare la Regione Toscana su questo tema? Cosa potrebbero fare i singoli cittadini?
Lasciate il vostro contributo nella sezione dedicata! Grazie!
Tavolo Cambiamenti climatici ed energia
I cambiamenti climatici costituiscono uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale di questo periodo. Il movimento sorto attorno alla protesta di Greta Thunberg, unito agli appelli sempre più allarmati della comunità scientifica internazionale (vedi rapporti IPCC), ha sensibilizzato l’opinione pubblica rispetto ad un tema assolutamente centrale rispetto al futuro del nostro pianeta.
Tavolo Smart city (città e comunità sostenibili)
Le aree urbane, nelle quali si concentra oltre il 50% della popolazione mondiale ed oltre il 60% delle popolazione europea, hanno un ruolo cruciale, riconosciuto a livello mondiale ed europeo, in riferimento alle politiche economiche, sociali, culturali ed ambientali. Nelle città si rilevano i principali fenomeni di inquinamento, di dispendio energetico, di erosione delle risorse ambientali (suolo, acqua), di impoverimento della qualità della vita e di vulnerabilità rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici.
Mobilità (innovazione e infrastrutture)
Il settore dei trasporti rappresenta in ambito UE un’industria importante, che genera il 7% circa del PIL europeo e crea il 5% dei posti di lavoro, apportando un contributo fondamentale al funzionamento dell’intera economia dell’Unione. Di contro, rappresentano quasi un quarto delle emissioni di gas a effetto serra e sono la prima causa di inquinamento atmosferico nei centri urbani.
Verde (verde urbano/ forestazione/ assorbimenti)
Recenti studi dimostrano che gli alberi e le piante aumentano la propria capacità di assorbimento di sostanze inquinanti, esattamente come fossero filtri, tanto più si trovano vicini alla fonte di inquinamento. Ecco perché è importante prevedere azioni ed interventi di verde urbano, tenuto conto che alle città si deve circa il 70% dell’inquinamento totale. Le piante nella città non vanno quindi più intese solo come elementi estetici e di abbellimento ma come veri e propri mezzi per tutelare la qualità dell’aria e la nostra salute.
Economia circolare
L’Economia Circolare è un’economia progettata per auto-rigenerarsi, in cui i materiali di origine biologica sono destinati ad essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici devono essere progettati per essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. E’ un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.
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Obbiettivo 1 - Povertà 0
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 1: "Sconfiggere la povertà".
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Ad oggi sono ancora molte le persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno; un fenomeno ingiusto per la dignità di qualsiasi essere umano che può giungere al termine con la cooperazione tra Paesi e l’implementazione di sistemi e misure sociali di protezione per tutti
Secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio Social Regionale "La povertà in Toscana", in Toscana la povertà assoluta ha toccato il picco più basso nel 2007. Nel triennio 2008-2010 è tornata ai livelli del 2005 per poi subire un aumento repentino nel 2011. Nei tre successivi si è attenuata leggermente, senza mai tornare ai livelli pre-crisi, per poi aumentare nuovamente nel 2016. Nel confronto con il resto del paese, la Toscana presenta tuttavia livelli di povertà assoluta di gran lunga inferiori. Se guardiamo alla distinzione delle famiglie povere per età del capofamiglia vediamo come la classe più in difficoltà sia quella degli under-35 con un’incidenza della povertà del 7,3%. La povertà coinvolge il 4,2% della classe di età centrale, tra i 35 e i 65 anni, mentre solo l’1,2% degli over-65 è colpito. La distanza del reddito familiare dalla spesa necessaria per garantire un tenore di vita dignitoso a tutta la famiglia è più elevata per la fascia di età centrale (36%), in cui più presumibilmente sono presenti maggiori carichi familiari. Nelle famiglie con un solo componente la povertà è diffusa più che nella media regionale, 3,6% contro 3,3%, sebbene con intensità leggermente inferiore. Sui single, soprattutto quando sono giovani, pesano i costi del vivere senza altri componenti che portano reddito e senza alcuna economia di scala derivante dalla condivisione delle spese. La povertà è, inoltre, cresciuta maggiormente laddove le famiglie sono rappresentate da persone di sesso maschile, con titolo di studio basso, coerentemente con una crisi economica che, almeno nella sua fase iniziale, ha ridotto soprattutto il peso del comparto manifatturiero più tradizionale.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 1 "Povertà Zero"?
Obiettivo 14 - Vita sott’acqua
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 14:
“Vita sott’acqua".
Inquinamento e sfruttamento eccessivo dei nostri oceani sono la causa di sempre maggiori problemi, quali una grave minaccia per la biodiversità, l'acidificazione degli oceani e l’aumento dei rifiuti di plastica. Il 40% degli oceani del mondo è pesantemente influenzato dalle attività umane, il cui impatto comprende l’inquinamento, l’esaurimento delle riserve ittiche e la perdita di habitat naturali lungo le coste. La conservazione e lo sfruttamento sostenibile degli oceani, dei mari e di tutte quelle risorse al loro interno sono importanti per la nostra vita: la riduzione dell’inquinamento marino, così come una gestione sostenibile dell’ecosistema e una protezione dell’ambiente subacqueo sono obiettivi necessari per salvaguardare la nostra salute.
L’Italia è indietro sulla tabella di marcia stabilita dalla Strategia europea per l’ambiente marino. Il dato più allarmante risulta essere il sovra-sfruttamento degli stock-ittici monitorati, con una quota dell’88% nel 2014.
Su venti punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde lungo le coste della Toscana, sette sono risultati fortemente inquinati e due inquinati. Responsabili dell’inquinamento microbiologico, che arriva a mare, i canali e le foci sono la cattiva depurazione o la presenza di scarichi illegali.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 14 "Vita sott’acqua"?
Obiettivo 15 - Vita sulla terra
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
>Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 15:
“Vita sulla terra".
La conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità sono di vitale importanza per lo sviluppo sociale ed economico, nonché per la sopravvivenza dell'umanità. Le foreste coprono il 30% della superficie terrestre e costituiscono l’habitat di oltre l’80 per cento di tutte le specie terrestri di animali, piante ed insetti, offrono cibo sicuro e riparo, e sono essenziali per il contrasto al cambiamento climatico. Tuttavia, tredici milioni di ettari di foreste vanno perse ogni anno, mentre il persistente deterioramento dei terreni ha portato alla desertificazione di 3,6 miliardi di ettari. Per quanto riguarda la biodiversità invece, si stima che delle 8.300 specie di animali conosciute, un 8 per cento si è estinto e un 22% è a rischio estinzione.
L'Italia è uno dei paesi europei più ricchi di biodiversità, sia animale che vegetale, e la Toscana è una della regioni che possiede il maggior numero di specie vegetali. Questa ricchezza di biodiversità è però seriamente minacciata a livello nazionale e pezzi di essa rischiano di essere irrimediabilmente perduti.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 15 "Vita sulla terra"?
Obiettivo 13 - Lotta contro il cambiamento climatico
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 13:
“Lotta contro il cambiamento climatico".
I cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno e balzano agli occhi di tutti: una situazione che non può più essere ignorata e che deve essere affrontata entro il 2030 con politiche e strategie globali sostenibili in modo da arginare i rischi ambientali e gli effettivi disastri naturali. L’Obiettivo 13 invita dunque i paesi a dotarsi di misure di protezione del clima nelle loro politiche nazionali e a prestarsi reciproca assistenza per rispondere alle sfide quando necessario.
Si presenta per tutti un unico scenario: date le attuali concentrazioni e le continue emissioni di gas serra, è molto probabile che entro la fine di questo secolo, l’aumento della temperatura globale supererà 1,5°C rispetto al periodo dal 1850 al 1990. Gli oceani si riscalderanno e i ghiacci continueranno a sciogliersi. Si prevede che l’aumento medio del livello del mare raggiunga i 24-30 cm entro il 2065 e i 40-63 cm entro il 2100.
Sul piano nazionale, l’Italia nel 2017 ha prodotto diverse novità: la proposta di un Piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la creazione della nuova Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e l’annuncio della preparazione del Piano Nazionale Clima ed Energia, che come richiesto dall’Unione Europea dovrà integrare i temi dell’energia con quelli ambientali. Anche la Toscana ha preso molto sul serio il problema del cambiamento climatico e, in attuazione dell'Agenda 2030, ha dato il via al processo di redazione della Strategia regionale per la sostenibilità. La Regione intende infatti mettere in campo una serie di strumenti volti a individuare gli interventi più utili a raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo che sappia associare alla crescita economica anche i temi della tutela dell'ambiente e della equità sociale.
E voi cosa pensate dell’allarme cambiamento climatico? Cosa può fare la Toscana per tutelare il nostro pianeta? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 13 "Lotta contro il cambiamento climatico"?
Obiettivo 12 - Consumo e produzione responsabili
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 12:
“Consumo e produzione responsabili".
La popolazione mondiale attualmente consuma più risorse rispetto a quelle che gli ecosistemi siano in grado di fornire. Se la popolazione raggiungesse i 9,6 miliardi entro il 2050, servirebbero tre pianeti per soddisfare la domanda di risorse naturali necessarie a sostenere gli stili di vita attuali. Per lo sviluppo sociale ed economico che rientri nella capacità di carico degli ecosistemi, sono necessari dunque cambiamenti fondamentali nel modo in cui le società producono e consumano.
L’Obiettivo 12 mira dunque, ad esempio, a ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti (attraverso misure quali il riciclo), a dimezzare lo spreco alimentare, a incoraggiare le imprese ad adottare pratiche sostenibili e promuovere politiche in materia di appalti pubblici sostenibili.
Negli anni 2016-2017 le regioni con maggiore produzione di rifiuti urbani sono state l’Emilia-Romagna (653,0 kg per abitante) e la nostra Toscana (616,2), ma mentre la prima li raccoglie in modo differenziato per il 60,7% nella seconda si arriva solo al 51,1%.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 12 "Consumo e produzione responsabile"?
Obiettivo 11 - Città e comunità sostenibili
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 11:
“Città e comunità sostenibili".
Più della metà della popolazione mondiale vive in una città, una percentuale che si prevede aumentare al 70% entro il 2050. Sono le città a guidare le economie locali e nazionali, come centri di prosperità dove si concentra oltre l’80% delle attività economiche globali. Le città sono centri per nuove idee, per il commercio, la cultura, la scienza, la produttività, lo sviluppo sociale e molto altro. Nel migliore dei casi le città hanno permesso alle persone di migliorare la loro condizione sociale ed economica. Tuttavia, persistono molte sfide per mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro e prosperità, e che allo stesso tempo non danneggino il territorio e le risorse.
Le caratteristiche chiave di una città sostenibile sono le seguenti:
- Inclusione, che consente l’accesso a beni e servizi pubblici, opportunità di sostentamento sostenibile, riduzione della disuguaglianza e uguaglianza di genere;
- Città sane e ben pianificate, con quartieri percorribili, alloggi e servizi a prezzi accessibili, ampi spazi verdi e pubblici e densità adeguate per ottimizzare l’efficienza in termini di costi della fornitura di servizi;
- Un’alta qualità della vita, con la capacità di competere a livello globale per attirare investimenti e migranti e creare posti di lavoro;
- Protezione degli ecosistemi urbani come le coste, i laghi, le foreste e le zone umide e conservazione della biodiversità;
- Resilienza contro le catastrofi quotidiane e i rischi climatici, con vulnerabilità ridotta attraverso la fornitura di servizi e infrastrutture adeguate;
- Forti collegamenti urbano-rurali per una crescita regionale più prospera e uno sviluppo territoriale equilibrato, con un maggiore accesso ai mercati e all’occupazione.
Cosa pensate di queste caratteristiche? Le città della Toscana le rispettano? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 11 "Città e comunità sostenibili"?
Obiettivo 10 - Ridurre le disuguaglianze
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 10:
"Ridurre le disuguaglianze".
L’obiettivo 10 si concentra sulla riduzione delle disuguaglianze all'interno dei paesi e tra i paesi. Le disuguaglianze a livello globale sono enormi e rappresentano uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro la povertà. In concreto, l’obiettivo 10 mira alla crescita del reddito delle classi più povere per il raggiungimento di responsabilizzazione e di inclusione sociale, economica e politica per tutti entro il 2030. L’Obiettivo mira inoltre a garantire pari opportunità attraverso l'eliminazione di politiche, pratiche e leggi discriminatorie.
La lunga recessione e la debole ripresa economica hanno profondamente inciso sul tessuto sociale dell’Italia, in particolare sulle fasce più deboli. Il divario fra il reddito disponibile equivalente ricevuto dal 20% della popolazione con più alto reddito e quello del 20% con più basso reddito (quintile più povero) è molto elevato ed è aumentato nell’ultimo decennio: il rapporto interquintilico è passato dal 5,4 del 2006-2007 al 5,6 del 2012 al 6,3 del 2016, rispetto a una media europea che si attesta al 5,2.
Secondo il rapporto “Il modello toscano alla prova della crisi”, elaborato da Iref e presentato da Acli Toscana, «I ricchi (con redditi superiori a 120 mila euro annui) e i poveri (con redditi inferiori a 10 mila euro annui) sono sempre più lontani in Toscana. Il divario tra benestanti e meno abbienti, tra il 2008 e il 2015, è aumentato del 6,7% nella nostra regione, più di due punti percentuali rispetto alla media italiana (+4,3%)».
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 10 "Ridurre le disuguaglianze"?
Obiettivo 9 - Imprese, innovazione e infrastrutture
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
>Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 9:
"Imprese, innovazione e infrastrutture".
Gli investimenti in infrastrutture sostenibili e nella ricerca scientifica e tecnologica aumentano la crescita economica, creano posti di lavoro e promuovono la prosperità. Il progresso tecnologico è alla base degli sforzi per raggiungere obiettivi legati all’ambiente, come l’aumento delle risorse e l’efficienza energetica. Senza tecnologia e innovazione, non vi sarà industrializzazione, e senza industrializzazione non vi sarà sviluppo. L’Obiettivo 9 si pone dunque di costruire infrastrutture resistenti, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e promuovere l'innovazione.
Nel corso dell’ultimo anno è cresciuta, nella società e nell’imprenditoria italiana, la consapevolezza che per rimettere in moto uno sviluppo economico di dimensioni adeguate è necessario innovare guardando simultaneamente alla dimensione tecnologica, all’aumento di produttività e alla riduzione del consumo di risorse naturali. Di conseguenze, le attuali tendenze che si registrano sono: un’innovazione basata sulle tecnologie digitali, il passaggio all’economia circolare e lo sviluppo di una nuova generazione di infrastrutture adeguate al 21esimo secolo.
Guardando al Regional Innovation Index (RII), la Toscana si classifica al nono posto tra le regioni italiane, con un punteggio di 79,1. A livello italiano, l’unica regione classificata come “Innovatore forte” è il Friuli Venezia Giulia che, nella classifica di tutte le regioni europee, è centoduesima su 240.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 9 "Imprese, innovazione e infrastrutture"?
Obiettivo 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 8:
"Lavoro dignitoso e crescita economica".
Più o meno la metà della popolazione mondiale vive ancora con l’equivalente di circa due dollari al giorno, e in molti luoghi avere un lavoro non garantisce la possibilità di sottrarsi alla povertà. Inoltre, secondo i dati attuali, oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo sono disoccupate, soprattutto giovani. La promozione di una crescita sostenibile e la creazione di sufficienti posti di lavoro dignitoso e rispettoso dei diritti umani sono di fondamentale importanza non solo per i paesi in via di sviluppo ma anche per le economie emergenti e quelle industrializzate. Si stima che, a livello globale, sono necessari 470 milioni di impieghi per coloro che entreranno nel mercato del lavoro tra il 2016 e il 2030.
Secondo l’indagine Eurostat sulla disoccupazione in Europa nel 2018, l’Italia continua a essere uno dei Paesi europei con il più elevato tasso di disoccupati. Solo in Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia il tasso di disoccupati è più basso di quello fatto registrare in media dagli altri Paesi europei.
Dal secondo Rapporto sulle povertà in Toscana dell'Osservatorio Sociale Regionale, emerge che la Toscana resiste meglio di altre regioni alla recessione economica prodotta dalla crisi. Ma 62.000 famiglie e 143.000 persone sono comunque in povertà assoluta.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 8 "Lavoro dignitoso e crescita economica"?
Obiettivo 7 - Energia rinnovabile
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 7:
"Energia pulita ed accessibile".
L’energia è un elemento centrale per quasi tutte le sfide e le opportunità che il mondo si trova oggi ad affrontare. Che sia per lavoro, sicurezza, cambiamento climatico, produzione alimentare o aumento dei redditi, l’accesso all’energia è essenziale. L’Obiettivo 7 sostiene in tal modo l'accesso universale e affidabile ai servizi di produzione di energia moderni a prezzi accessibili e mira ad un notevole aumento della quota di energie rinnovabili nell’ambito delle energie globali.
Dobbiamo ricordarci che l’energia è il principale responsabile del cambiamento climatico, rappresentando circa il 60% delle emissioni di gas serra globali: dunque l’energia sostenibile è un’opportunità fondamentale.
Rispetto a una media dell’Europa a 28 del 17,04%, il nostro Paese ha una quota complessiva di consumi energetici da rinnovabili pari al 17,41%. In questo quadro, la Toscana fornisce un contributo di primo piano, di gran lunga il maggiore tra le Regioni dell’Italia centrale e secondo solo a quelli della Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. In totale, il 17,1% dei consumi finali lordi di energia sono coperti in Toscana da fonti rinnovabili (dati 2015). Tuttavia, l’avanzare dei cambiamenti climatici impone il perseguimento di obiettivi più sfidanti in termini di efficienza energetica ed energie rinnovabili. Ad esempio, la Regione Toscana ha dichiarato di puntare a produrre elettricità solo da fonti rinnovabili entro il 2050.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 7 "Energia pulita ed accessibile"?
Obiettivo 6 - Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!
Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 6:
"Acqua pulita e servizi igienico sanitari".
L’acqua è fonte di vita ed è necessario che questa sia accessibile a chiunque. Un’affermazione che sprona a garantire entro il 2030 l’accesso universale all'acqua pulita e potabile, e a garantire adeguate condizioni igieniche con particolare attenzione alle persone più vulnerabili.
I dati mostrano che la scarsità d’acqua colpisce più del 40% della popolazione globale, una percentuale di cui si prevede un aumento; inoltre, 2,4 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici di base come WC o latrine.
Da una ricerca realizzata da Open Mind Research nel 2018, emerge che in Toscana il 71,4% della popolazione italiana ha bevuto acqua del rubinetto (trattata e non) negli ultimi 12 mesi, dato in aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2016. Tra tutti coloro che la bevono il 42,5% dichiara di farlo sempre o quasi sempre.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 6 "Acqua pulita e servizi igienico sanitari"?
Tavolo 4 - Verde urbano, forestazione e assorbimenti
I cambiamenti climatici costituiscono uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale di questo periodo. Il movimento sorto attorno alla protesta di Greta Thunberg, unito agli appelli sempre più allarmati della comunità scientifica internazionale (vedi rapporti IPCC), ha sensibilizzato l’opinione pubblica rispetto ad un tema assolutamente centrale rispetto al futuro del nostro pianeta. E’ ormai abbastanza noto che la temperatura della Terra sta aumentando, a causa delle emissioni di gas climalteranti (in primis CO2), con la conseguenza di rendere sempre più frequente il verificarsi di eventi estremi quali siccità, inondazioni, cicloni, ecc. Meno noto è forse il fatto che tali sconvolgimenti climatici stanno già oggi interessando anche la nostra Regione, con il LAMMA che ha registrato un aumento della temperatura di circa un grado negli ultimi 60 anni. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: bombe d’acqua, periodi di siccità, territori che stanno divenendo sempre più aridi, colture tradizionali che sono in pericolo.
Le emissioni climalteranti, a differenza di altri inquinanti, si misurano su scala mondiale, tutti i produttori sono quindi responsabili dei mutamenti climatici che avvengono nel pianeta indipendentemente dal luogo in cui si trovano. In tale senso, è importante che anche una realtà piccola come quella regionale faccia la sua parte.
Per contrastare i cambiamenti climatici è quindi necessario come prima cosa ridurre le emissioni ma altrettanto importante è riuscire ad assorbire i gas climalteranti oggi in atmosfera diminuendo quindi la loro concentrazione e riducendo l’effetto serra. Ad oggi sono allo studio molte soluzioni tecnologiche per “catturare” la CO2, ma non esiste ancora una soluzone migliore rispetto a quella che può essere assicurata dagli alberi che, tra l’altro, a differenza di ogni altro strumento tecnologico non presentano controindicazioni (non occorre che siano alimentati da fonti energetiche, non producono problemi di smaltimento di rifiuti, non consumano risorse, ecc.).
Recenti studi dimostrano che gli alberi e le piante aumentano la propria capacità di assorbimento di sostanze inquinanti, esattamente come fossero filtri, tanto più si trovano vicini alla fonte di inquinamento. Ecco perché è importante prevedere azioni ed interventi di verde urbano, tenuto conto che alle città si deve circa il 70% dell’inquinamento totale. Le piante nella città non vanno quindi più intese solo come elementi estetici e di abbellimento ma come veri e propri mezzi per tutelare la qualità dell’aria e la nostra salute.
Approfondimenti
Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione
Il settore dei trasporti rappresenta in ambito UE un’industria importante, che genera il 7% circa del PIL europeo e crea il 5% dei posti di lavoro, apportando un contributo fondamentale al funzionamento dell’intera economia dell’Unione. Di contro, rappresentano quasi un quarto delle emissioni di gas a effetto serra e sono la prima causa di inquinamento atmosferico nei centri urbani.
Per questo motivo una mobilità a basse emissioni è una delle componenti essenziali della più ampia transizione verso l’economia circolare a basse emissioni di carbonio di cui l'Europa ha bisogno per rimanere competitiva e per poter soddisfare le esigenze di mobilità delle persone e delle merci.
Oggi, molto più che in passato il settore dei trasporti presenta le potenzialità di contribuire a ridurre le emissioni grazie alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie ed ai nuovi modelli di impresa che possono spiengere verso un impego ottimale delle risorse di trasporto. Quest'evoluzione è sostenuta dai dati, dai segnali di prezzo più netti e da un sistema di trasporto multimodale, i quali svolgono quindi un ruolo fondamentale nell'impostazione dell'UE per una mobilità a basse emissioni.
Approfondimenti
Obiettivo 16 - Pace, giustizia e istituzioni solide
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile! Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 16: |
L’obiettivo numero 16 intende promuovere società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, e si propone inoltre di fornire l’accesso universale alla giustizia e di costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. Senza una comunità pacifica e inclusiva e una governance efficace, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ad esempio, i paesi colpiti da conflitti sono i più lontani dal raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (sdg), mentre in molti altri paesi il ristabilimento delle istituzioni di pace e responsabili ha contribuito notevolmente al raggiungimento degli SDG.
Escludendo le tre regioni a presenza storica delle mafie (Sicilia, Campania e Calabria), secondo le statistiche ufficiali negli ultimi tre anni la Toscana è la prima regione in Italia per numero di arresti e denunce con l’aggravante del metodo mafioso e per questo “si conferma un contesto economico favorevole, oltre che vantaggioso, per gli investimenti criminali”.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 16 "Pace, giustizia e istituzioni solide"?
Obiettivo 17 - Partnership per gli obiettivi
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile! Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 17: |
Per avere successo, l’agenda per lo sviluppo sostenibile richiede partenariati tra governi, settore privato e società civile. Queste collaborazioni inclusive, costruite su principi e valori, su una visione comune e su obiettivi condivisi, che mettano al centro le persone e il pianeta, sono necessarie a livello globale, regionale, nazionale e locale. Tutti i paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo: ciò significa che ogni paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs, rendicontando sui risultati conseguiti all’interno di un processo coordinato dall’ONU.
La Toscana si sta impegnando alla realizzazione di questo obiettivo proprio attraverso il progetto Toscana Sostenibile, al fine di sensibilizzare i cittadini sul tema della sostenibilità con un percorso informativo e partecipativo.
Obiettivo 5 - Parità di genere
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile! <Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 5: |
La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera./p>
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 5 "Parità di genere"?
Obiettivo 3 - Salute e benessere
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile! Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 3:
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Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Ogni giorno muoiono 17.000 bambini in meno rispetto al 1990; tuttavia, ogni anno continuano a morire più di sei milioni di bambini prima del compimento del quinto anno d’età. Dal 2000, i vaccini contro il morbillo hanno prevenuto quasi 15,6 milioni di morti. Nel 2013 sono esplose 2,1 milioni di nuove infezioni da HIV, il 38% in meno rispetto al 2001. L’HIV è la causa principale di morte tra le donne in età riproduttiva in tutto il mondo. L’AIDS è oggi la principale causa di morte tra gli adolescenti (dai 10 ai 19 anni) in Africa e la seconda causa più comune di morte tra gli adolescenti a livello mondiale.
La Regione Toscana presenta dati molto positivi sulle vaccinazioni, infatti, la copertura di morbillo, parotite e rosolia, nel 2018 ha raggiunto il 95.32% a 24 mesi di età. Questa copertura non è affatto scontata, si tratta di un dato molto significativo ottenuto grazie a campagne mirate, che può tuttavia continuare a crescere anche grazie all’impegno dei cittadini.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 3 "Salute e benessere"?
Obiettivo 4 - Istruzione di qualità
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile! Questo tavolo è dedicato all'Obiettivo numero 4: "Istruzione di qualità". |
Si sono ottenuti risultati importanti per quanto riguarda l’incremento dell’accesso all’istruzione e del livello base di alfabetizzazione, ma è necessario raddoppiare gli sforzi per ottenere risultati ancora migliori verso il raggiungimento degli obiettivi per l’istruzione universale. Nel mondo, 103 milioni di giovani non possiedono capacità di base in lettura e scrittura, di cui oltre il 60% donne.
In Toscana, il 62,4% delle persone di 25-64 anni ha completato almeno la scuola secondaria di II grado, su una media italiana del 59,9%. Per quanto riguarda il livello di competenza alfabetica degli studenti, il punteggio medio ottenuto nelle prove di competenza alfabetica funzionale degli studenti toscani delle classi II della scuola secondaria di secondo grado risulta essere di 197, di tre punti inferiore al punteggio medio italiano.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 4 "Istruzione di qualità"?
Tavolo 5 - Economia Circolare
L’Economia Circolare è un’economia progettata per auto-rigenerarsi, in cui i materiali di origine biologica sono destinati ad essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici devono essere progettati per essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. E’ un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.
Si tratta di un ripensamento complessivo e radicale rispetto al modello produttivo classico, basato sull’iper sfruttamento delle risorse naturali e orientato all’unico obiettivo della massimizzazione dei profitti tramite la riduzione dei costi di produzione. Stiamo parlando di una transizione dal modello lineare ad un modello circolare, che nella considerazione di tutte le fasi – dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita – sappia cogliere ogni opportunità di limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso e di minimizzare scarti e perdite, ponendo attenzione alla prevenzione delle esternalità ambientali negative e alla realizzazione di nuovo valore sociale e territoriale.
Adottare un approccio circolare significa rivedere tutte le fasi della produzione e prestare attenzione all’intera filiera coinvolta nel ciclo produttivo. Questa attenzione passa per il rispetto di alcuni principi di base, quali:
- Eco Progettazione, vale a dire progettare i prodotti pensando fin da subito al loro impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno lo smontaggio o la ristrutturazione
- Modularità e Versatilità, cioè rendere i prodotti adatabili a condizioni diverse ede streme
- Impiego di Fonti Energetiche Rinnovabili
- Approccio Ecosistemico, tenendo conto delle relazioni causa-effetto tra le diverse componenti
- Recupero dei Materiali, favorendo la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne conservino le qualità.
Numerosi studi e ricerche dimostrano come un utilizzo poco efficiente delle risorse oltre a rappresentare un problema ambientale abbia ripercussioni importanti sugli equilibri economici e industriali. La Toscana si avvia a pieno titolo sulla strada dell'economia circolare promossa dalla Commissione europea.
L'obiettivo è utilizzare in modo efficiente materie prime, prodotti e rifiuti, ottenendo il massimo valore promuovendo al tempo stesso il risparmio energetico e riducendo le emissioni di gas serra. Pertanto, le Regioni, in collaborazione con le istituzioni nazionali, possono e si considereranno garanti di tali misure a livello locale. Contribuiranno a rendere la vita dei loro elettori più verde e più sostenibile.
Approfondimenti
Tavolo 4 Verde (verde urbano/ forestazione/ assorbimenti) - Firenze
Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 4 su “Verde urbano, forestazione e assorbimenti” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019
Il Tavolo 4 ha lavorato su tre proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Verde urbano, forestazione e assorbimenti.
Proposte per la Regione
1) Monitorare e sostenere i progetti: appare necessario creare maggiore informazione attraverso processi partecipativi (es costruzione di un osservatorio). Ogni anno vengono proposti molti progetti, ma molti di questi alla fine non vengono vagliati o realizzati per problemi burocratici o per un mancato monitoraggio delle varie fasi di realizzazione. La Regione dovrebbe fornire supporto scientifico, tecnico, legale ed economico. Infine, appare indispensabile la collaborazione tra cittadini privati, quindi senza specifiche competenze, e tecnici o esperti del settore.
2) Cercare soluzioni lungimiranti ed ecosostenibili: soluzioni non solo attuabili e fattibili dal punto di vista economico. Inserire tecnologie innovative, biotecnologie, referenti alla ricerca in una vera rete che possa portare alla collaborazione tra esperti e cittadini.
Proposte per i cittadini
1) Attivarsi e farsi portavoce dei problemi presenti nel proprio quartiere (in seguito a un maggiore coinvolgimento e gratificazione da parte di Amministrazioni Pubbliche). È necessario anche informarsi su processi partecipativi e sulle diverse realtà associative.
2) La sensibilizzazione di temi legati a questo tavolo deve coinvolgere non solo figure istituzionali, ma anche singoli cittadini. Sarebbe auspicabile una collaborazione con figure scolastiche, attivando programmi e laboratori ad hoc, promovendo associazioni e movimenti quale Slow Food o costruendo orti sociali. Però, per poter realizzare tutto questo è necessaria una semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche.
Tavolo 1 - Cambiamenti climatici ed energia
I cambiamenti climatici costituiscono uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale di questo periodo. Il movimento sorto attorno alla protesta di Greta Thunberg, unito agli appelli sempre più allarmati della comunità scientifica internazionale (vedi rapporti IPCC), ha sensibilizzato l’opinione pubblica rispetto ad un tema assolutamente centrale rispetto al futuro del nostro pianeta. E’ ormai abbastanza noto che la temperatura della Terra sta aumentando, a causa delle emissioni di gas climalteranti (in primis CO2), con la conseguenza di rendere sempre più frequente il verificarsi di eventi estremi quali siccità, inondazioni, cicloni, ecc. Meno noto è forse il fatto che tali sconvolgimenti climatici stanno già oggi interessando anche la nostra Regione, con il LAMMA che ha registrato un aumento della temperatura di circa un grado negli ultimi 60 anni. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: bombe d’acqua, periodi di siccità, territori che stanno divenendo sempre più aridi, colture tradizionali che sono in pericolo.
Le emissioni climalteranti, a differenza di altri inquinanti, si misurano su scala mondiale, tutti i produttori sono quindi responsabili dei mutamenti climatici che avvengono nel pianeta indipendentemente dal luogo in cui si trovano. In tale senso, è importante che anche una realtà piccola come quella regionale faccia la sua parte.
Per contrastare i cambiamenti climatici è quindi necessario come prima cosa ridurre le emissioni. Per farlo occorre agire sul sistema di produzione in generale ed in particolare sulla produzione energetica, sostituendo alle fonti fossili quelle rinnovabili e diminuendo i consumi energetici aumentando l’efficienza.
Approfondimenti
Obiettivo 2 - Sconfiggere la fame
In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile! Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 2: "Sconfiggere la fame".
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Una persona su nove, cioè circa 795 milioni di persone nel mondo, è denutrita. La maggior parte delle persone che nel mondo soffre la fame vive in Paesi in via di sviluppo, dove il 12,9% della popolazione è denutrita. Nelle regioni in via di sviluppo, 66 milioni di bambini in età scolare vanno a scuola affamati.
L’agricoltura è il settore che impiega il maggior numero di persone in tutto il mondo, fornendo mezzi di sostentamento per il 40% della popolazione mondiale. È la principale fonte di reddito e di lavoro per le famiglie rurali più povere. Per questo investire nei piccoli agricoltori, è la strada migliore per aumentare la sicurezza alimentare e la nutrizione dei più poveri, e per aumentare la produzione alimentare per i mercati locali e globali. Dal 1900, il settore agricolo ha perso il 75% della varietà delle colture. Un uso migliore della biodiversità agricola può contribuire ad un’alimentazione più nutriente, a migliori mezzi di sostentamento per le comunità agricole e a sistemi agricoli più resilienti e sostenibili.
Secondo i dati ISTAT “Indagine sulla struttura e sulle produzioni delle aziende agricole”, in Italia dal 2005 al 2016 le aziende agricole sono diminuite di oltre 580.000 unità, in Toscana di oltre 36.000.
Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 2 "Sconfiggere la fame"?
Dubbi e domande sull’Agenda 2030 ? Proviamo a rispondere…
Dubbi sull’Agenda 2030? Proviamo a rispondere…
In questa sezione rispondiamo alle domande e ai dubbi più frequenti sull’Agenda 2030. Se hai una domanda alla quale non trovi qui la risposta, scrivi all’indirizzo: ambiente@regione.toscana.it
- Perchè tanti obiettivi così diversi tra loro? Sembra un po’ un calderone…
La Sostenibilità è un concetto che viene definito “multidimensionale”, vuol dire che non si può pensare alla sostenibilità da un unico punto di vista, ma è composta da tanti aspetti diversi tra loro. Sostenibilità è tutto ciò che possiamo fare oggi per lasciare un mondo migliore a chi verrà dopo di noi. E le azioni che possiamo fare sono davvero tante, in molti campi diversi. Nel senso comune quando parliamo di Sostenibilità noi pensiamo subito alla plastica, ai rifiuti, all’inquinamento, ed è giusto. Ma un mondo sostenibile è anche un mondo dove c’è lavoro degno per tutti, dove non si spreca il cibo, dove le persone vengono trattate nello stesso modo, dove tutti siamo in salute, e molto altro ancora... tutto questo non poteva stare in meno di 17 obiettivi!
L’Agenda 2030 è stata pensata a livello globale, cioè è riferita al mondo intero. Per questo sono stati trovati dei punti che abbiano validità un po’ ovunque, e questo rischia di sembrare un po’ generico. Proprio per questo la Regione Toscana ha pensato di attivare un percorso di partecipazione che, rendendo protagonisti i cittadini, permetta di declinare meglio gli Obiettivi a livello locale.
Ci aiuterete in questo percorso?
L’Agenda 2030 vuole essere uno stimolo alla riflessione ma anche alla creatività di ogni singola istituzione o gruppo di cittadini. Sta a noi cogliere gli spunti che essa ci offre per trasformarli in qualcosa di concreto sui nostri territori. La Regione Toscana con questo percorso partecipativo intende fare ciò. Sarete dei nostri?
L’Agenda 2030 vuole servire anche per aprirci gli occhi su alcuni problemi. Forse non possiamo fare niente oggi, ma intanto possiamo iniziare a parlarne, a informarci, a provare a guardare oltre le nostre attività di ogni giorno, sentendoci anche un po’ più cittadini del mondo.
Dubbi e domande sull’Agenda 2030?
In questa sezione rispondiamo alle domande e ai dubbi più frequenti sull'Agenda 2030.
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Il 29 luglio è l'Earth Overshoot Day: le risorse della Terra si esauriscono sempre più velocemente
Il 29 luglio è l'Earth Overshoot Day: le risorse della Terra si esauriscono sempre più velocemente
Decisione della Giunta Regionale n.16/2019 che formalizza l'avvio del Progetto
Avvio del percorso di formazione della strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile
Tavolo 5 Economia circolare - Firenze
Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 5 su “Economia Circolare” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019
Il Tavolo 5 ha lavorato su tre proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Economia Circolare.
Proposte per la Regione
1) FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE DI PMI E MICROIMPRESE AI BANDI DI INCENTIVI E CO-FINANZIAMENTO IN AMBITO EC
La prima proposta prevede un impegno da parte della Regione a facilitare la partecipazione delle PMI e microimprese ai bandi di incentivi e co-finanziamenti di progetti inerenti l’economia circolare. Ciò sia attraverso la predisposizione di criteri tecnici più vicini alla struttura delle aziende piccole e meno strutturate, sia attraverso una struttura regionale di assistenza tecnico-burocratica.
2) ECONOMIA CIRCOLARE 4.0
Investimento culturale in progetti di informazione, formazione scolastica ed educazione alla cittadinanza per promuovere pratiche di riciclo, riutilizzo e riduzione dei rifiuti
Installazione, da parte della Regione, di macchinari di riciclo per il recupero del vuoto (plastica e vetro) prevedendo strumenti premianti/incentivazione economica al consumatore finale
Proposte per i cittadini
1) PROMOZIONE DI UNA CULTURA ED ECONOMIA DI VICINATO
Creazione ex-novo di spazi attivi di pratica circolare e sviluppo sinergico delle realtà già esistenti al fine di favorire l’apprendimento e la produzione di conoscenza organizzata e di qualità. E’ fondamentale che si sviluppi nella cittadinanza una maggiore attenzione alla cultura e all’economia “di vicinato”, attraverso la diffusione di esperienze come i repair cafè, la biblioteca degli oggetti, la banca del tempo e l’artigiano digitale, per la disseminazione di pratiche virtuose in ambito di consumo consapevole, condivisione, risparmio.
2) FARE RETE
Maggiore collaborazione tra le associazioni di settore e implementazione sinergica delle reti esistenti sull’esempio positivo dei GAS (gruppi di acquisto solidale).
Tavolo 3 Mobilità (innovazione e infrastrutture) - Firenze
Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 3 su “Mobilità, infrastrutture e innovazione” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019
Il Tavolo 3 ha lavorato in particolare su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Mobilità, infrastrutture e innovazione.
Proposte per la Regione
1. Campagna di comunicazione efficace e localizzata per informare e incentivare i cittadini e formare gli amministratori pubblici sui temi della mobilità sostenibile, abbinata ad un sistema di ricompense per chi utilizza bici, trasporto pubblico e mezzi elettrici monoutenti. Le ricompense, gestite da apposite app che monitorano le buone pratiche del cittadino, possono concretizzarsi in sconti e bonus. Un incentivo sarebbe anche quello di ridurre il costo dei biglietti dei treni regionali per i bambini.
2. Potenziamento mezzi pubblici in particolare ferrovie e tramvie. La cura del ferro è vista come fondamentale. Dove possibile la ferrovia deve fungere da metropolitana di superficie. Il trasporto pubblico su gomma deve essere reso più affidabile, grazie ad una approfondita analisi dei flussi, in modo da diventare alternativa credibile al mezzo privato e a non creare disagi nelle occasioni di scambio con il ferro. Il TPL deve poi occuparsi delle aree interne e più periferiche. attenzione alle risorse per la gestione delle infrastrutture.
Proposte per i cittadini
1. L’educazione civica deve puntare in particolare sui giovani per cambiare le loro abitudini, in particolare tra i ragazzi si deve diffondere l’utilizzo del mezzo elettrico, in particolare monoutente, che non deve essere vista una pratica accattivante e non di nicchia.
2. Nella popolazione si deve diffondere una nuova mentalità che vada a riscoprire il senso civico dell’appartenenza pubblica.
Tavolo 1 Cambiamenti climatici ed energia - Firenze
Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 1 su “Cambiamenti climatici ed energia” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019
Il Tavolo 1 ha lavorato su tre proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Cambiamenti climatici ed energia.
Proposte per la Regione:
1) Si suggerisce un diverso orientamento e una semplificazione dell’impianto di norme e procedure che sblocchi da un lato il sistema di riqualificazione e adeguamento energetico degli edifici esistenti; dall’altro, che promuova una ricognizione e un maggiore coinvolgimento delle realtà produttive (aziende e start up) ad alta innovazione tecnologica all’interno di questi processi.
2) Si propone un piano di finanziamento per percorsi formativi su temi inerenti al cambiamento climatico ed energetico che coinvolgano le scuole, le aziende e il mondo dell’associazionismo.
3) Creazione di una piattaforma online, aperta e interattiva, all’interno della quale Regione e Comuni possano accedere per condividere esperienze innovative nell’ambito dell’efficientamento energetico (progetti attivi, proposte, monitoraggio di altre azioni implementate in altri paesi e territori, buone pratiche, “anagrafe” delle aziende hi-tech). Una sorta di stanza comune in cui gli enti in questione possano dialogare in maniera efficace e rapida su questioni cruciali.
Proposte per i cittadini:
1) Migliorare il sistema di smaltimento e riciclo dei rifiuti, con particolare attenzione al ciclo degli olii esausti, altamente inquinanti e ottimi come materia prima di produzione energetica.
2) Promuovere maggiormente il monitoraggio delle proprie azioni quotidiane, la propria impronta ecologica, incoraggiando i cittadini a calcolare il proprio consumo di energia quotidiano anche con l’ausilio di app e strumenti tecnologici.
Tavolo 2 Smart city (città e comunità sostenibili) - Firenze
Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 2 su “Smart City” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019
Il Tavolo 2 ha lavorato in particolare su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Smart City. Sono emerse anche altre proposte.
Proposte per la Regione:
Le proposte rivolte alla Regione Toscana riguardano la necessità di favorire la digitalizzazione dei cittadini, aiutandoli a formarsi sul tema delle Smart City e delle competenze digitali, nella logica del lifelong learning, e l’importanza di condividere con Comuni e cittadini le buone pratiche esistenti a livello locale, nazionale e internazionale in campo di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Proposte per i cittadini:
Per i cittadini è stato emersa, invece, l’idea di istituire dei veri e propri “ambasciatori delle Smart City”, cittadini virtuosi che, in più o meno formale, potrebbero associarsi e mettere competenze ed esperienze al servizio della comunità, per una diffusione più capillare delle buone pratiche e delle skills digitali. Parallelamente l’idea di un mutualismo civico che, basandosi sulla collaborazione tra i cittadini, favorisca un’economia della condivisione di beni e servizi privati, importante per le persone e per l’ambiente.
Altre proposte emerse nella discussione:
Tra le altre proposte:
Incentivare le aziende ad avere una produzione più eco-sostenibile, inserendo la sostenibilità nei costi.
Istituire nelle città sedi e strutture permanenti dedicate ai temi della sostenibilità, quali luoghi di incontro, scambio e sensibilizzazione “off-line” su certe tematiche. Parallelamente la presenza di un forum dedicato capace di mettere in rete i diversi attori e dare loro la possibilità di condividere buone pratiche.
Unificare gli sforzi amministrativi sul campo della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli spazi pubblici esistenti, avvicinando e coinvolgendo anche i piccoli comuni, in una logica di condivisione delle strategie di intervento attuate.
Dare continuità ad eventi come questo, per garantire un’attenzione costante su certi temi, e per accrescere la partecipazione.
Tavoli di discussione
Partecipa ai tavoli di discussione e contribuisci alla costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile
Costruiamo insieme una Toscana Sostenibile
Il Forum della Sostenibilità è un percorso partecipativo voluto ed ideato dalla Regione Toscana per dare voce ai cittadini sul tema della sostenibilità ambientale. Uno Sviluppo Sostenibile si costruisce solo con l’impegno e il coinvolgimento di tutti.
Il percorso si svolge sia dal vivo, in occasione di alcuni eventi territoriali, sia online, su questa piattaforma. C’è bisogno del contributo di tutti per camminare insieme verso la Toscana del futuro.
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Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile
Gli obiettivi individuati dalle Nazioni Unite sono interconnessi e indivisibili tra loro nel perseguire lo sviluppo sostenibile nelle tre dimensioni: sociale, economica ed ambientale. E’ però ovvio che la nostra Regione si trovi ad uno stadio di maggiore o minore sviluppo rispetto a ciascuno dei singoli obiettivi individuati.
Tra i 17 goal dell’Agenda 2030, quale ritieni prioritario per il tuo territorio e perché?