OBIETTIVO

Obiettivo del percorso è l’elaborazione di un documento che contenga strumenti e azioni, individuati e concordati con la cittadinanza, mirati a contrastare le emergenze idrogeologiche nella frazione di Stazione, prevedendo procedure che coordinino la popolazione con gli operatori comunali, i volontari e la VAB in modo da massimizzare gli effetti degli interventi e delle forze messe in campo. Il documento dovrà tener conto delle diverse problematiche, dall’esistenza, nella frazione, di due scuole, una primaria e una dell’infanzia, alla presenza di persone con problemi sanitari che presumono l’utilizzo di apparecchiature salvavita e di quelle diversamente abili o con difficoltà motorie.

Il documento, discusso e condiviso, dovrà quindi indicare:

  1. quali comportamenti adottare per mettere tutti al corrente dello stato di allerta (azioni e strumenti da utilizzare);
  2. quali interventi adottare definendo il ruolo dei vari soggetti coinvolti (organizzazione e coordinamento);
  3. modalità di gestione dell’emergenza nel caso in cui gli interventi di prevenzione non risultassero sufficienti ad evitare l’esondazione.

 

FASI

  1. Costituzione di un Comitato di Garanzia per garantire la neutralità e trasparenza del processo.
  2. Preparazione materiale informativo.
  3. Presentazione pubblica del percorso, della App sperimentale sulla protezione civile e del piano di protezione civile di cui il risultato del percorso costituirà parte integrante.
  4. Laboratori e Focus group: Laboratori di quartiere con i cittadini per recepire da una parte le loro esperienze dirette sul territorio e dall’altra mettere a punto azioni e strumenti condivisi per contrastare le emergenze (i laboratori saranno organizzati con facilitatori e tecnici specializzati in materia idrogeologica); focus group con le associazioni di volontariato per valutare la possibilità di mettere a punto un sistema operativo di rete che le coinvolga in caso di emergenza; focus group con i rappresentanti dei genitori delle scuole interessate, una dell’infanzia ed una primaria, per individuare le difficoltà specifiche di accesso alle strutture scolastiche in caso di emergenza idrogeologica; focus group con i rappresentanti delle categorie economiche e gli operatori economici stessi.
  5. World Cafè: A partire dal materiale prodotto nel corso dei laboratori e dei focus group, successivamente rielaborato e sistematizzato, organizzazione di un World Cafè finalizzato alla redazione di un documento contenente le indicazioni emerse dall’intero percorso.
  6. Chiusura e restituzione alla cittadinanza: Organizzazione di un’assemblea pubblica a chiusura del percorso e restituzione e diffusione del protocollo prodotto ai cittadini.
  7.  Monitoraggio e supervisione: questa attività, in varie forme, deve essere garantita dall’inizio del percorso fino alla restituzione finale alla città.

  8. Rendicontazione finale.

CHI PUO’ PARTECIPARE E COME?

TUTTI:  perché grazie a questo percorso sarà possibile raccogliere il contributo di chi vorrà partecipare, dai singoli cittadini agli operatori economici dell’area Stazione, dalle associazioni del territorio a quelle di categoria senza escludere nessuno. Anzi è proprio questo che vorremmo: che partecipasse il maggior numero di persone, perché siamo sicuri che tutti possono arricchire il percorso, anche coloro che pensano di non aver niente da dire.

Vorremmo inoltre che prendessero parte alla discussione anche le persone, o chi è loro vicino, con problemi sanitari che utilizzano apparecchiature salvavita e le persone diversamente abili o con difficoltà motorie, perché il loro è un punto di vista di cui intendiamo tener conto. Vogliamo inoltre che partecipino gli stranieri e le donne, per le quali cercheremo di predisporre anche servizi di babysitteraggio durante gli incontri.

Per partecipare agli incontri, le cui date verranno rese note non appena programmate, potete mandare fin da ora una mail a: m.pasellini@comune.montale.pt.it oppure telefonare al referente del percorso, Michela Pasellini, allo 0573 952249.



FASE 1

Preparazione e coordinamento

  • Incontri preliminari finalizzati all’organizzazione logistica e metodologica di tutto il percorso.
  • Definizione  della “cabina di regia” tecnico-politica (settori dell’Amministrazione regionale e referenti regionali delle Associazioni di categoria).
  • Predisposizione di un documento di sintesi preparatorio sul tema della semplificazione amministrativa che mette in luce nodi, criticità, opportunità e progettualità già in corso presso l’amministrazione regionale, attraverso interviste ai responsabili e la raccolta e sintesi del materiale già prodotto dai diversi settori.

 

FASE 2

Attività di ascolto sul territorio:

Attività di ascolto che hanno coinvolto le associazioni di categoria e una selezione di imprenditori dei settori coinvolti dal processo (agricoltura, artigianato-industria, commercio-turismo-servizi).

Attraverso:

  • interviste in profondità ai referenti delle principali associazioni di categoria.
  • organizzazione di focus group per coinvolgere direttamente imprenditori dei diversi settori e far emergere prime proposte e priorità di intervento realistiche e realizzabili in tempi brevi.

 

FASE 3

Consultazione pubblica

Alla luce del percorso di ascolto avviato con categorie e imprese nei mesi di giugno e luglio e dell’esame di quanto già in corso d’opera da parte degli uffici regionali è stato redatto un decalogo di “Misure per la semplificazione” da portare a termine o implementare in tempi medio-brevi.

Le misure potranno essere valutate, commentate o integrate nella sezione tavoli di discussione (link).

La consultazione si rivolge ad associazioni, imprese, enti, professionisti e cittadini. La consultazione durerà dal 9 ottobre al 9 novembre.

Al termine della consultazione sarà presentato pubblicamente il documento definitivo e il relativo piano di attuazione.

Tavoli di approfondimento tecnici

Le misure individuate vengono analizzate all’interno di tre tavoli tecnici di approfondimento. I tavoli hanno la finalità di stabilire, entro la fine del mese di novembre, tempi e azioni specifiche necessarie  per la realizzazione delle misure. I tavoli, che lavorano con il supporto di facilitatori, sono così composti:

Tavolo 1: Enti terzi e prefetture

Tavolo 2: Enti locali

Tavolo 3: Referenti delle direzioni generali della Regione Toscana competenti sui temi emersi (innovazione, ambiente, agricoltura, salute).

 

STRUMENTI

Analisi desk – finalizzata a ricostruire lo stato dell’arte sul tema della semplificazione in Toscana (normativa vigente, documenti programmatici della Regione, piani di indirizzo, indagini e studi).

Interviste in profondità - ai referenti delle associazioni e ai tecnici della Regione Toscana finalizzate a ricostruire la mappa degli attori e dei bisogni (associazioni incontrate: Confindustria, CNA, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Coldiretti, Federagri, Confcooperative, Legacoop).

“Cabina di regia”– composta da referenti della Regione e referenti delle categorie finalizzato ad accompagnare le diverse fasi del processo e a garantire da un canto la necessaria continuità con le politiche già intraprese e dall’altro il collegamento tra le misure e i bisogni delle imprese e degli altri portatori di interesse.

Focus group – incontri moderati da facilitatrici esperte con referenti delle associazioni e imprenditori selezionati per far emergere proposte e priorità di intervento.

Tavoli di approfondimento - incontri moderati da facilitatrici esperte con tecniche finalizzate a favorire l’interazione costruttiva tra i soggetti che hanno responsabilità nella realizzazione effettiva delle misure.

Consultazione online – tramite la piattaforma regionale le “misure per la semplificazione” saranno valutate, rafforzate e integrate dal contributo di tutti coloro che desiderano contribuire al loro miglioramento.

Leggi tutto
TWITTER FEED
Per visualizzare il contenuto di twitter abilita i cookie di terze parti.