OBIETTIVI

Il percorso partecipativo ha per oggetto la costituzione condivisa di progetti pilota integrati, nei Comuni di Buonconvento e Cinigiano, finalizzati a definire le basi per formulazione di linee guida e visioni strategiche per la definizione di un Contratto di Fiume tra soggetti pubblici e privati nel bacino idrografico dell’Ombrone. I due progetti pilota sono trattati con la metodologia del progetto transcalare integrato, tecnica operativa capace di mettere in relazione i differenti elementi del progetto alle diverse scale, per ridisegnare sistemi territoriali e paesaggistici complessi. Questo metodo consente di comporre le scelte attraverso un processo continuo che lega le diverse scale d’azione e le modalità operative. Costituisce inoltre un tentativo per superare la visione gerarchica, anche temporale, tra piano – progetto - programma ponendo in relazione, fin dal primo momento, scelte strutturali e strategiche con scelte di progetto di singoli nodi, facendo interagire scale e settori tematici, tradizionalmente affrontati in modo settoriale nel processo progettuale.

L’avvio del processo si colloca in una fase iniziale di presa di coscienza, da parte delle popolazioni locali, della necessità di una pianificazione integrata del corso fluviale. Il progetto è quindi da intendersi come propedeutico alla attivazione di un Contratto di Fiume a livello istituzionale, anche di più ampia scala.

FASI

Il processo di partecipazione è strutturato in diversi momenti di confronto.



FASE 1

Preparazione e coordinamento

  • Incontri preliminari finalizzati all’organizzazione logistica e metodologica di tutto il percorso.
  • Definizione  della “cabina di regia” tecnico-politica (settori dell’Amministrazione regionale e referenti regionali delle Associazioni di categoria).
  • INCONTRO COSTITUTIVO DEL COMITATO DI GARANZIA
  • EVENTO PUBBLICO
  • COSTRUZIONE DELLA MAPPA DEGLI ATTORI
  • INTERVISTE SEMI-STRUTTURATE E FOCUS GROUP NEI DUE CONTESTI PILOTA

  • 1 FOCUS GROUP CON IL COMITATO DI GARANZIA 

  • 2 PASSEGGIATE (organizzate in due ambiti territoriali differenti) 

FASE 2

Attività di ascolto sul territorio:

Attività di ascolto che hanno coinvolto le associazioni di categoria e una selezione di imprenditori dei settori coinvolti dal processo (agricoltura, artigianato-industria, commercio-turismo-servizi).

Attraverso:

  • interviste in profondità ai referenti delle principali associazioni di categoria.
  • organizzazione di focus group per coinvolgere direttamente imprenditori dei diversi settori e far emergere prime proposte e priorità di intervento realistiche e realizzabili in tempi brevi.

ATTIVITÀ CON LE SCUOLE: realizzazione di mappa di comunità dei bambini, progettazione di percorsi scuola/fiume

 

FASE 3

Consultazione pubblica

  • SERATA INFORMATIVA - presentazione di casi studio e/o best pratice di interventi di gestione fluviale integrata  
  • 1 OPEN SPACE: raccolta di proposte di azione/intervento a livello di scala vasta e locale. Durata 1 giornata
  • INCONTRO COMITATO GARANZIA E MONITORAGGIO
  • WORKSHOP PROGETTAZIONE PARTECIPATA: per la verifica e declinazione progettuale di interventi/azioni, con particolare riferimento alla scala locale nei due ambiti pilota, interconnessione tra i diversi ambiti tematici, schemi di azioni progettuali “tipo”.

 

OBIETTIVO: Ampliare le conoscenze

  • ANIMAZIONE SUL FIUME: attività diverse con presentazione del lavoro con le scuole
  • ATELIER SOCIALE: mostra interattiva per la condivisione di tutti gli elaborati, condivisione del “Manifesto per il fiume Ombrone”  e valutazione delle priorità di intervento/azione.
  • INCONTRO PUBBLICO di presentazione dei risultati del processo partecipativo

 

STRUMENTI

Interviste semi-strutturate: molto efficaci nel far emergere i diversi punti di vista, in particolare  laddove portatori di conflittualità verso alcuni interventi gestionali dell’asta fluviale in corso e/o verso altri soggetti coinvolti nel processo

 

Passeggiate: molto efficaci per far prendere maggior consapevolezza dei luoghi oggetto del processo partecipativo, in particolare per quelle realtà che esprimono legami deboli con il contesto territoriale specifico; per fornire informazioni sul processo e rafforzare l’adesione alle attività; per raccogliere in modo informale le prime suggestioni e spunti propositivi in un clima di accoglienza anche verso realtà/soggetti meno abituati a prender voce in contesti di confronto strutturato.

 

Focus group: molto efficace per approfondire e specificare i diversi punti di vista all’interno di realtà strutturate (es. associazioni che in realtà al loro interno hanno manifestato anche posizioni diverse tra i loro membri su temi/problematiche affrontate)

 

Attività di ascolto e animazione (coppie differenziali; mappa vuota; libere associazioni; ecc.): si sono rivelate molto efficaci per raccogliere le percezioni, le problematiche e le aspettative diffuse, anche da parte di soggetti meno abituati a prender voce in contesti di confronto strutturato. Le attività di animazione, quali i momenti conviviali, si sono rivelate molto utili a favorire la partecipazione ad un alto numero di persone in fase iniziale e far conoscere meglio l’avvio del progetto.

 

Laboratori con le scuole: I ragazzi delle scuole di ogni grado hanno partecipato attivamente ai laboratori (attraverso due incontri in classe ed un’uscita) producendo più materiali in funzione della loro età. Gli alunni delle scuole primarie e secondarie hanno compilato un questionario e, come quelli della scuola dell’infanzia, hanno elaborato, con l’aiuto dei facilitatori, la mappa affettiva dei luoghi. Gli asilo nido hanno lavorato, invece, sulla conoscenza del fiume attraverso attività di manipolazione. Tutti i piccoli attori, ad esclusione dei bambini dell’asilo nido di Cinigiano che per ragioni logistiche non hanno potuto prendere lo scuolabus, hanno partecipato ad una passeggiata sul fiume, al fine di conoscere il fiume, le specie vegetali presenti ed analizzare i caratteri progettuali individuati durante gli incontri in classe. A seguito della passeggiata, sono state prodotte carte e disegni di progetto a diversa scala e con tecniche differenziate in relazione all’età dei ragazzi.

Comitato di garanzia e monitoraggio: la scelta di costituire una sede permanente di accompagnamento al processo, quale luogo di incontro e confronto tra i diversi livelli istituzionali pare molto positiva sia per l’aumento di consapevolezza con cui gli enti partecipano al percorso, sia come occasione di scambio e aggiornamento sull’andamento delle procedure istituzionali che spesso mostrano vuoti di “comunicazione interna”. Il Comitato, gestito sia con strumenti di ascolto che in stile focus group, ha consentito sino ad ora una effettiva partecipazione attiva e costruttiva da parte di tutti i membri.

 

Tali metodologie sono risultate coerenti con gli obiettivi perseguiti

 

Open Space Technology: si intende modificare la metodologia in quanto non ritenuta efficace per gli obiettivi ri-definiti a seguito della fase di ascolto. L’OST sarà sostituito da tavoli tematici ad invito, vista la necessità di approfondire il confronto sugli approcci gestionali e stili pianificatori, onde verificare la possibilità di individuare ambiti di convergenza su strategie e obiettivi prima ancora di raccogliere progettualità specifiche. 

Consultazione online – tramite la piattaforma regionale le “misure per la semplificazione” saranno valutate, rafforzate e integrate dal contributo di tutti coloro che desiderano contribuire al loro miglioramento.

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