I dati dell’indagine sulla soddisfazione degli utenti del treno: hai curiosità, domande, osservazioni, richieste di approfondimento? Scrivici qui e ti risponderemo.

Si è svolta tra ottobre e novembre 2015 l’indagine periodica condotta dalla Regione Toscana sugli utenti del treno regionale in Toscana, presentata ufficialmente con la conferenza stampa del 17 maggio 2016.

La ricerca, promossa dal Settore Trasporto Pubblico Locale e curata dal Settore Sistema Informativo di Supporto alle decisioni – Ufficio Regionale di Statistica ha riguardato 4.750 pendolari e non pendolari utilizzatori del treno e residenti in Toscana.
Se vuoi conoscerne una sintesi su:


L’indagine traccia l’identikit degli utenti del treno: 61% donne, 32 anni l’età media, 60% abbonati.
I risultati relativi alla soddisfazione espressa sul servizio ferroviario mostrano un miglioramento dei giudizi rispetto all’indagine precedente: i passeggeri completamente soddisfatti del servizio passano dal 32% al 39% (+7%); gli utenti del tutto insoddisfatti passano dal 25% del 2012 al 17% (-8%) del 2015. Rimane sostanzialmente invariata la quota di chi non è né critico né particolarmente soddisfatto: il 44% dei passeggeri nel 2015.

Il miglioramento del 2015 è dovuto in particolare ai giudizi espressi dagli abbonati nel 2015, che si sono espressi molto più favorevolmente nel 2015 che nel 2012.
L’indagine presenta anche i risultati suddivisi linea per linea, le differenze tra abbonati a non abbonati ed una serie di informazioni sul comportamento dei passeggeri dei treni regionali in Toscana.

Scrivici le tue osservazioni: per noi sono molto preziose, sia per una più puntuale lettura dei dati, sia per migliorare i servizi di trasporto sia per indagare, nelle prossime ricerche, aspetti che finora non sono stati considerati.

Grazie della partecipazione!

 

 

EM
elio123 6 Anni Fa
Arrivo adesso su questa piattaforma dopo aver ascoltato una conferenza svolta nel 2013 alla SNS di Pisa, ospite il presidente Rossi ed il prof. Settis sulla partecipazione. https://www.youtube.com/watch?v=qxvrrAnHWsk&index=16&list=PL4eX8mtGxkAnhIEzBXR8V7C7S_YcK4uLK
Scrivo un'osservazione sui tipi di abbonamento ai treni regionali legata alla mia esperienza di ricerca universitaria tra Germania ed Italia. Là - in Germania - è possibile per ogni studente, legato ad una università con un proprio numero di matricola, sottoscrivere un abbonamento semestrale (detto Semesterticket) cumulativo di tutte le tipologie di trasporto (treni regionali e bus cittadini) entro un areale variabile (la sola città universitaria, entro 20km dal centro universitario, tutta la regione in cui l'università si colloca) presso le sedi dei gestori del trasporto pubblico e privato. Il costo allo studente è tra i 100-150 euro a semestre. Sottoscrittori di questo tipo di abbonamento sono in primo luogo gli studenti pendolari, i quali fruiscono nel caso tedesco di un meraviglioso strumento che li salva da un salasso finanziario mensile molto alto, come accade invece sul nostro territorio. Qui lo studente pendolare è costretto a sottoscrivere abbonamenti mensili al costo variabile secondo la distanza, che possono arrivare addirittura - nonostante le riduzioni ISEE - anche a 50/70 euro il mese. Non parliamo poi dell'eventualità in cui uno studente volesse utilizzare anche il trasporto pubblico cittadino, che rappresenterebbe un costo ulteriore. Insomma, in Italia uno studente spende mediamente per i trasporti pubblici quanto uno studente in Germania spende in 6 mesi. Questa situazione, va detto, rappresenta una delle voci di spesa che metta ad una continua prova i bilanci familiari e che spinge anche all'evasione del ticket di trasporto.Non si potrebbe avviare un dialogo tra Regione, Trenitalia, Aziende per il trasporto pubblico cittadino e poli universitari toscani per trovare un accordo che doni anche agli studenti pendolari toscani un ticket semestrale per il trasporto pubblico ad un prezzo vantaggioso?
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